In­ve­sti­men­ti di ca­pi­ta­le

Ancoraggio della sostenibilità alle compagnie assicurative

Orientando i flussi di capitale verso investimenti sostenibili, gli assicuratori possono rispettare e attuare direttamente la loro responsabilità quali importanti attori del settore finanziario nell'ambito della sostenibilità (GRI 103-1). L’ampio spettro di responsabilità comprende ad esempio la valutazione corretta dei rischi, l'adempimento degli obblighi verso i clienti o l'influsso positivo sull’ambiente a lungo termine. Pertanto, già qualche anno fa, diversi gruppi assicurativi hanno avviato una gestione dei capitali rispettosa dei criteri di sostenibilità oppure un riorientamento adeguato dei loro portafogli. In alcuni ambiti, come ad esempio quello immobiliare, gli assicuratori danno già da tempo importanza all'osservanza degli aspetti riguardanti la sostenibilità. 

Quanto alla gestione dei capitali investiti, nell’autunno 2018 le società interpellate si sono impegnate ad osservare i criteri ESG (GRI 103-2). L’acronimo ESG, «Environmental», «Social» e «Governance», è utilizzato per valutare la responsabilità aziendale verso gli aspetti ambientali, sociali e dirigenziali. La raccolta uniforme di dati sulla gestione dei flussi di capitale delle società è ostacolata dal fatto che in questo settore non esistono ancora standard e norme riconosciute a livello internazionale. Nella stesura del presente Rapporto di sostenibilità, l’ASA ha quindi dovuto ricorrere ai criteri e alle strategie in uso nel mercato degli investimenti sostenibili. 

I dati rilevati evidenziano la tendenza di gran parte degli assicuratori partecipanti a investire il capitale seguendo i criteri e le strategie di sostenibilità (GRI 103-3). Altre piccole e medie imprese di assicurazione, che ancora non hanno potuto fornire alcuna dichiarazione per il 2020, stanno rivedendo la propria strategia di posizionamento e orientamento in materia di investimenti responsabili. In tal senso, l’ASA è a favore del trasferimento tematico di conoscenze tra le sue società affiliate. 

Al sondaggio dell’ASA hanno partecipato 38 società, tra cui tutte le grandi e medie imprese. 33 società hanno dichiarato di applicare diversi criteri e strategie sostenibili nei loro investimenti di capitale. Oltre a ciò, quasi tutte hanno creato delle linee guida interne. Queste comprendono ad esempio disposizioni circa gli investimenti in capitali sostenibili, investimenti di capitale da escludere, l’esercizio del diritto di voto nonché la partecipazione.3

 


3 La partecipazione si riferisce a un dialogo attivo tra i proprietari dei capitali investiti e i responsabili delle imprese partecipanti o altri importanti stakeholder. L’accento in questa partecipazione è posto sull’integrazione e sull’applicazione di criteri ambientali, sociali e di governance all’interno della propria sfera d’influenza. Si tratta fra l’altro dell’influenza esercitata dai proprietari sulle imprese in cui investono. Alcune ricerche mostrano che spesso ciò causa più che la mera rinuncia ad investire in determinati settori. Fonte: «Asset Management sostenibile: messaggi chiave e raccomandazioni di SFAMA e SSF», https://www.sustainablefinance.ch/upload/cms/user/IT_2020-06-16_SFAMA_SSF_keymessagesandrecommendations_final.pdf  

Integrazione dei criteri ESG

(GRI 103-3)

Nell’anno di riferimento, 32 su 38 società partecipanti al sondaggio hanno integrato i criteri ESG nelle decisioni relative agli investimenti, con un incremento di sette società rispetto all'anno precedente. In base a tali criteri, le società sono in grado di monitorare se e in quale misura optare per una decisione di investimento e possono inoltre impiegare i criteri ESG anche in altre fasi del processo di investimento (ad es. nel risk monitoring o in un eventuale disinvestimento). 

In termini di responsabilità ambientale (Environmental), 31 delle 32 società che applicano i criteri ESG danno priorità alle questioni del clima/cambiamento climatico e delle energie (rinnovabili). Un’altra priorità stabilita dagli assicuratori sono gli investimenti riguardanti la prevenzione di catastrofi ambientali e la gestione idrica. Alcune aziende si sono anche impegnate a decarbonizzare completamente il loro bilancio entro il 2050. 

In più, nell’applicazione dei criteri ESG per la gestione degli investimenti 2020 si registra un incremento della responsabilità sociale (Social). In effetti tutte le 32 società l’hanno ancorata alle loro politiche; con particolare attenzione alla questione dei diritti umani. Il diritto del lavoro, la formazione e la sicurezza alimentare costituiscono (in quest’ordine) ulteriori tematiche prioritarie. 

Gli assicuratori che nelle loro decisioni d’investimento considerano i criteri ambientali e sociali sono soliti includere anche i criteri di governance, prestando la medesima attenzione sia alla conduzione che alle diversità all'interno dell’azienda. 

Le società referenti gestiscono l’80% degli investimenti di capitale del settore assicurativo privato. L’83% di questi investimenti di capitale autogestiti rispetta i criteri ESG. I valori sottostanti sono stati raggiunti nelle categorie di investimento elencate, per le quali è stato applicato almeno uno degli approcci di sostenibilità riportati: 

  • Immobili (96% del volume d’investimento delle società partecipanti) 
  • Titoli a interesse fisso (97%) 
  • Azioni (82%) 
  • Investimenti alternativi (86%)4  
  • Ipoteche (40%) 

Nel rapporto sono stati inoltre indicati per la prima volta quali approcci per gli investimenti sostenibili (Integration, Exclusions, Best-in-Class, Voting, Sustainable Thematic & Impact Investment) sono stati attuati nelle singole classi di investimento.

In generale, si sono ottenute le seguenti informazioni:

  • Per le società è rilevante integrare in maniera trasparente i rischi e le opportunità ESG (Integration) nei settori immobiliare, titoli a interesse fisso, azioni e investimenti alternativi. 
  • Le Exclusions sono indicative soprattutto per le categorie titoli a interesse fisso, azioni e investimenti alternativi. Per Exclusion si intende l’esclusione di investimenti che non soddisfano determinati standard e valori; potrebbe essere il caso in cui una specifica industria supera i valori soglia predefiniti (ad es. un’eccedenza di carbone). 
  • L’approccio «Best-in-Class» è meno radicato nelle società: per un terzo di esse assume importanza nei titoli a interesse fisso e nelle transazioni azionarie. 
  • L’esercizio del diritto di voto nel rispetto delle linee guida ESG (Voting) rappresenta per molte società (26 su 32) un approccio decisivo nella categoria d’investimento azioni. 
  • Oltre la metà delle società attribuisce un’importanza centrale all’Impact Investing e alla Sustainable Thematic nei settori immobiliare, titoli a interesse fisso e investimenti alternativi.  

Per la prima volta è stato anche esaminato in che misura le società abbiano esercitato i diritti di voto delle loro azioni autogestite: è risultato che lo scorso anno 22 società li hanno esercitati per circa il 72% delle azioni gestite in modo autonomo. 

 


4 A causa della complessità di questi investimenti (fondi speculativi o simili) è difficile dimostrare chiaramente la sostenibilità in ciascun fondo. 

Impact Investment e investimenti tematici

Grazie all’Impact Investing le società intendono incidere in maniera positiva e direttamente misurabile sull’ambiente, ad es. nel settore sociale o di tutela ambientale (GRI 103-2). Il sondaggio attesta che ben la metà di esse attribuisce all’Impact Investing un ruolo chiave nelle categorie d’investimento immobiliare, titoli a interesse fisso e investimenti alternativi. 

Investendo in un’infrastruttura sostenibile, gli assicuratori mirano a contribuire alla trasformazione dell’approvvigionamento energetico o del parco immobiliare in vista di un futuro sostenibile e a basse emissioni di carbonio. In termini di investimenti tematici, l’accento è posto in particolare sulle infrastrutture sostenibili (energie rinnovabili, certificazioni «green building», infrastrutture sociali, ecc.). Le obbligazioni sostenibili che a seconda della formulazione presentano un focus sociale (Social Bonds), ambientale (Green Bonds) o combinato (Sustainability Bonds) rappresentano per molte società una parte integrante degli investimenti effettuati (GRI 103-3)

Si consideri che i capitali investiti dagli assicuratori sono regolamentati da norme prudenziali molto restrittive, specialmente gli investimenti in infrastrutture (GRI 103-2). Ad esempio, non è possibile ascrivere al patrimonio vincolato gli investimenti diretti in impianti che generano energia rinnovabile. Ne consegue che numerosi assicuratori subiscono forti limitazioni negli investimenti alternativi, nonostante il settore mostri in generale un marcato interesse a operare in maniera sostenibile e duratura.

Criteri di esclusione

In un processo di investimento che rispetti i criteri ESG si possono prevedere dei criteri di esclusione: se un criterio predefinito non è soddisfatto, significa che non si sta investendo o che un investimento già effettuato è in vendita (GRI 103-2).

24 società interpellate escludono in modo esemplare gli investimenti in imprese con fonti di reddito da estrazione del carbone termico o con impiego di quantità fisse di carbone per la produzione di energia elettrica (ad es. il 30%) (GRI 103-3). Il carbone rappresenta dunque un criterio di esclusione molto diffuso tra le aziende partecipanti, anche se quello più importante rimane il «Controversial Weapons», cioè investire in armi controverse (28 società). 

Rendicontazione

(GRI 103-2, GRI 103-3)

Nei rapporti di gestione 2020, le società con capitali investiti secondo i criteri ESG hanno fornito informazioni trasparenti in merito alle attività e all’impegno a favore della sostenibilità. Molte delle società partecipanti hanno dichiarato peraltro di voler sviluppare ulteriormente il tema nei loro rapporti. I grandi assicuratori hanno già pubblicato negli ultimi anni un rapporto di sostenibilità separato, altri intendono farlo in futuro. I rapporti sono generalmente scaricabili sul sito web delle società. Inoltre, le società che figurano tra i membri dei Principles for Responsible Investment (PRI) si impegnano a garantire la trasparenza del loro approccio sostenibile. I rispettivi rapporti possono essere scaricati sul sito web di PRI (www.unpri.org).