PAC­TA 2020: gli in­se­gna­men­ti del te­st sul­la com­pa­ti­bi­li­tà cli­ma­ti­ca

27 Maggio 2021

Capitolo

L’Accordo di Parigi ha lo scopo di rendere compatibili i flussi finanziari con un percorso a basse emissioni di carbonio (GRI 103-2). Il test sulla compatibilità climatica PACTA 20205 misura i progressi del settore finanziario svizzero nel contribuire a ridurre le emissioni di CO2. PACTA 2020 è basato sul test sulla compatibilità climatica del 2017. L’ASA ha sostenuto l'iniziativa della Confederazione riguardante il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi per favorire la trasparenza. A questo test hanno partecipato complessivamente 24 assicurazioni, che insieme gestiscono il 79% del capitale investito dalle assicurazioni svizzere. Oltre al portafoglio di investimenti, sono stati valutati per la prima volta anche i portafogli immobiliari e ipotecari di 16 assicurazioni. In alcuni casi, la valutazione e l'interpretazione dei risultati hanno rappresentato una sfida. In previsione di un futuro studio PACTA sarà indispensabile sviluppare ulteriormente il metodo, il processo e la presentazione dei risultati.

Investimenti finanziari

(GRI 103-3)

L'analisi ha riguardato essenzialmente le classi di investimento con l'impatto più diretto e meglio rilevabile sull'economia reale, per le quali si dispone inoltre di dati pubblici. Si tratta di investimenti diretti in attività economiche mediante l'acquisto di azioni quotate in borsa e obbligazioni societarie sul mercato secondario. Il valore di mercato totale dei portafogli gestiti dalle compagnie di assicurazione ammontava a circa 250 miliardi di franchi, il 20% in azioni e il 53% in obbligazioni societarie. Gli investimenti sono stati attuati direttamente o quale parte di un fondo: lo studio ha valutato entrambe le classi di investimento. Il restante 27% rientra in classi di investimento non ancora valutate per la mancanza di metodi. 

L'analisi ha riguardato esclusivamente i settori rilevanti per il clima (produzione di automobili, inclusi i veicoli commerciali leggeri e pesanti, aviazione, estrazione di carbone, produzione di cemento, produzione di acciaio, estrazione di petrolio e gas, produzione di energia e trasporto navale). I settori summenzionati costituiscono il 10% del portafoglio del settore in esame, ma generano il 74% delle emissioni di CO2. La figura 1 mostra che per le azioni, la parte investita nel settore della produzione di energie rinnovabili corrisponde approssimativamente a quella della produzione di energie fossili. Con investimenti in azioni poco maggiori ai 2 miliardi di franchi, il settore dell'estrazione di petrolio e gas è quello con la quota più elevata di emissioni di CO2. Il settore navigazione non è indicato, poiché la sua quota è trascurabile. 

Investimenti in azioni dei settori esaminati rilevanti per il clima

Rispetto alle azioni, nelle obbligazioni societarie esaminate la quota investita in energie rinnovabili è leggermente superiore a quella investita in energie fossili.

Investimenti in obbligazioni dei settori esaminati rilevanti per il clima

Come per le azioni, anche in questo caso domina il settore dell’estrazione di petrolio e gas.

Per valutare in che modo si svilupperanno i portafogli esaminati nei prossimi cinque anni, nel portafoglio di azioni e di investimenti di ogni azienda è stata effettuata una stima dell'evoluzione delle emissioni di gas serra. Queste informazioni sono state utilizzate per valutare l'impatto sul clima di ogni settore del portafoglio in esame e per confrontarlo con gli scenari climatici. Il presupposto per un confronto simile è che sulla base degli scenari climatici vi sia un piano di riduzione sufficientemente dettagliato per il settore. Esistono roadmap adeguate per i settori dell'elettricità, del carbone, del petrolio e del gas nonché dell'automobile. Come risulta dall'analisi del portafoglio esaminato, non si presta sufficiente attenzione alle questioni climatiche in particolare negli investimenti in ambito di produzione energetica. Nel complesso, si investe ancora troppo nella produzione di energie fossili e troppo poco nelle energie rinnovabili.

Grado di raggiungimento dell'obiettivo nei singoli settori per classi di investimento esaminate

Come risulta dall'analisi del portafoglio esaminato, non si presta sufficiente attenzione alle questioni climatiche in particolare negli investimenti in ambito di produzione energetica.

Immobili

Nel rapporto PACTA 2020, sono stati valutati per la prima volta gli impatti climatici dei portafogli immobiliari inoltrati. In Svizzera, gli investitori istituzionali possiedono circa il 20% degli edifici residenziali e circa il 10% degli immobili commerciali. Per le assicurazioni, sono stati valutati 7’263 edifici e otto portafogli ipotecari. 

Secondo l'inventario svizzero dei gas serra dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), le emissioni di CO2 del parco immobiliare svizzero costituiscono attualmente poco più di un quarto delle emissioni di CO2 totali della Svizzera. Nel segmento dei nuovi immobili, gli edifici di nuova costruzione sono già in gran parte muniti di sistemi di riscaldamento rinnovabili. Dal rapporto emerge tuttavia che una parte significativa del parco immobiliare più vecchio di tutti i proprietari immobiliari istituzionali, è ancora riscaldata con olio o a gas. Le emissioni di CO2 per metro quadrato rimangono particolarmente elevate per gli edifici costruiti prima del 1980. 

Dalla valutazione complessiva risulta inoltre che gli edifici detenuti direttamente da proprietari istituzionali emettono in media meno CO2 per kg/m2 rispetto al resto del parco immobiliare. Secondo l'analisi presentata nel rapporto metodologico, l'emissione media di CO2 dell'intero parco immobiliare in Svizzera è di 34,5 kg/m2. Il valore mediano delle emissioni di CO2 di tutti gli edifici in uso diretto è di 15,2 kg/m2 per il 2020. Considerate le opere di risanamento previste dai partecipanti nei prossimi dieci anni, questo valore scende a 11,5 kg/m2, che corrisponderebbe su base annua a una riduzione delle emissioni totali di CO2 del 9%. Nel segmento degli immobili detenuti direttamente, oggi è quindi rilevabile un buon risultato in termini di compatibilità climatica.

 


5 Bridging the gap, measuring progress on the climate goal alignment and climate actions of Swiss financial institutions, Report November 2020; 2ii, wüestpartner und Pacta