Per­fe­zio­na­men­to: ca­ta­liz­za­to­re per la car­rie­ra

IntervistaArchivio06 Novembre 2017

Matthias Stettler, direttore dell'Associazione per la formazione professionale dell'assicurazione svizzera AFA, ci parla di formazione nell'epoca della digitalizzazione e della pianificazione sostenibile di un corso di perfezionamento.

Signor Stettler, il 27 ottobre ha consegnato il diploma SSS a 75 nuovi economisti assicurativi. Quale carriera aspetta questi nuovi diplomati?

Hanno ottenuto la qualifica per assumere compiti di direzione. Questo corso fornisce le basi di economia aziendale e di economia nazionale specifiche all'assicurazione. I diplomati dell'ESA occupano oggi diverse funzioni direttive e sono docenti o anche esaminatori.

Nell'epoca della digitalizzazione cosa si aspetta il ramo assicurativo per quanto riguarda formazione di base e perfezionamento?

I contenuti tradizionali degli studi di commercio continueranno a evolversi verso un uso ancora più intenso dell'informatica. L'insegnamento formale deve tener conto di questa evoluzione. Io lo considero però un arricchimento, perché la formazione diventa così più ricca e la nuova generazione acquisisce competenze chiave indispensabili per un mondo di lavoro digitalizzato.

Quali altre tendenze si possono osservare nel perfezionamento?

La pianificazione della carriera inizia sempre prima. I partecipanti sono più giovani e richiedono offerte con formazioni più brevi. Il mercato diventa più agile. I cicli di studio si completano quindi meglio e rispondono sempre più alla richiesta di forme d'insegnamento e di apprendimento individuali.

In quali settori bisogna rinforzare il sapere?

Anche nel settore assicurativo la tendenza è la definizione di soluzioni su misura e specifiche che accompagnano le diverse tappe della vita dei clienti. Solide conoscenze tecniche riguardanti l'assicurazione generale rimangono quindi importanti per due motivi: costituiscono le basi su cui si posano le assicurazioni speciali e sono la condizione per la valutazione orientata al futuro e l'attuazione di nuovi trend. C'è però assolutamente bisogno di nuove competenze in tecnologia finanziaria, robotica, intelligenza artificiale e ad esempio blockchain. Di principio anche il nostro settore sta attualmente cercando risposte alla sfida di poter industrializzare il più possibile l'individualizzazione richiesta.

Il mondo è più connesso, mobile e internazionale. È possibile confrontare diplomi non universitari?

Sì. L'eficert – European Financial Certification Organisation – costituisce il quadro settoriale per la qualifica della formazione professionale nel settore dei servizi finanziari. Dal 2002 stabilisce gli standard utilizzati nella formazione europea.

Quando è il momento ideale per un perfezionamento?

Sempre.

Nella pianificazione di misure di perfezionamento di cosa devono tenere conto datori di lavoro e dipendenti?

L'ideale sarebbe se le misure di perfezionamento corrispondessero a obiettivi comuni a lungo termine, che si sviluppano in più fasi. Se cambiano le aspettative o le esigenze, le varie offerte permettono di ridefinire a breve o lungo termine le basi.