Re­go­la­men­ta­zio­ne in ma­te­ria di as­si­cu­ra­zio­ni ade­gua­ta al fu­tu­ro

10 Giugno 2021

Promuovere l’innovazione, ottimizzare la sicurezza

Il Parlamento sta trattando la revisione parziale della legge sulla sorveglianza degli assicuratori. Monica Mächler, membro del consiglio di amministrazione di Zurich Insurance Group AG, e Nina Arquint, Chief Risk Officer Corporate Solutions presso Swiss Re, parlano dei requisiti di una regolamentazione in materia di assicurazioni adeguata al futuro.

Quali sono le caratteristiche di una regolamentazione assicurativa adeguata al futuro?

Monica Mächler: Come il mercato, anche l’attività di sorveglianza degli assicuratori deve affrontare grandi sfide. Ci troviamo ancora in un contesto caratterizzato da interessi bassi con tendenze al rialzo. È dunque importante garantire la resilienza in termini di capitale e liquidità, nonché di requisiti qualitativi. È altresì necessario sviluppare metodi equilibrati nella gestione dei progressi tecnologici per consentire l'innovazione limitando i rischi. Occorre inoltre affrontare in modo adeguato gli effetti del cambiamento climatico. E, da ultimo ma non meno importante, occorre concentrarsi sull’essenziale e aumentare l’efficienza dell’attività di regolamentazione e sorveglianza.

Nina Arquint: Una regolamentazione in materia di assicurazioni adeguata al futuro dovrebbe inoltre consentire di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, per cui è opportuno optare per una regolamentazione basata su principi. È inoltre auspicabile che la regolamentazione svizzera in materia di assicurazioni sia riconosciuta a livello internazionale. Si tratta di una condizione essenziale affinché le compagnie di riassicurazione e di assicurazione diretta svizzere attive a livello internazionale possano beneficiare di una vigilanza di gruppo il più efficiente possibile.

Monica Mächler, Verwaltungsrätin Zurich Insurance Group AG und Zurich Versicherungsgesellschaft AG

Monica Mächler è membro del Consiglio di amministrazione di Zurich Insurance Group AG e della Zurigo Compagnia di Assicurazioni SA. Fino a settembre 2012 ha operato in veste di vicepresidente del Consiglio di amministrazione della FINMA, dopo aver diretto l'Ufficio federale delle assicurazioni private nel 2007 e nel 2008.

La Svizzera deve seguire le regolamentazioni applicate all'estero?

NA: Ritengo sia indispensabile, se la Svizzera intende conservare il suo ruolo di principale piazza finanziaria e sostenere le compagnie assicurative attive sul piano internazionale anche in futuro. Idealmente, la Svizzera non dovrebbe seguire esclusivamente le regolamentazioni internazionali, ma anche contribuire attivamente alla loro formulazione. 

MM: Per quanto concerne la definizione di standard internazionali, in particolare, è importante che le autorità svizzere partecipino attivamente. È inoltre necessario effettuare regolarmente un raffronto tra la regolamentazione svizzera e quella estera, in particolare con i paesi vicini, poiché un corridoio simile è indispensabile a lungo termine per evitare che si generino arbitraggi indesiderati.

Nina Arquint, Head Group Qualitative Risk Management, Swiss Re

Nina Arquint è Chief Risk Officer Corporate Solutions presso Swiss Re e presiede il Comitato di riassicurazione in seno all'ASA. Fino a fine 2014 era stata membro della Direzione della FINMA e ha diretto la Divisione Servizi strategici.

Come può una regolamentazione garantire la sicurezza e, al contempo, consentire l'innovazione?

MM: Realisticamente si può mirare ai seguenti obiettivi: accettare e promuovere l’innovazione, ottimizzare la sicurezza e le conseguenze di un eventuale fallimento non dovrebbero ripercuotersi sugli assicurati. L’attività di sorveglianza non dovrebbe quindi limitare o ostacolare la libertà di impiegare nuove tecniche, ma piuttosto controllare che le compagnie di assicurazione dispongano di un’adeguata gestione dei rischi.

NA: Prevedo che il servizio di «assicurazione» cambierà notevolmente nei prossimi anni. L’assicurazione dipenderà sempre più dalle necessità e sarà integrata in altri prodotti e servizi. La sicurezza è il primo compito delle compagnie di assicurazione: la fiducia degli assicurati è un bene prezioso per qualsiasi assicuratore. La regolamentazione in materia di assicurazioni dovrebbe promuovere la responsabilità delle compagnie di assicurazione.

E come è possibile stabilire i requisiti di capitale appropriati?

NA: Nella determinazione dei requisiti normativi in materia di capitale, è importante trovare il giusto equilibrio tra la protezione degli assicurati e la competitività. Nel complesso il test svizzero di solvibilità ha dimostrato la sua validità.

MM: Nella definizione dei requisiti in materia di capitale, la sensibilità al rischio è una delle principali conquiste del Test svizzero di solvibilità, di Solvency II e dell’International Capital Standard (ICS), che l’associazione internazionale degli organi di vigilanza nel settore assicurativo (IAIS) sviluppa. È importante conservare questa posizione di partenza. La pandemia ha dimostrato molto chiaramente la grande rilevanza delle riserve di capitale.

Perché è vantaggioso differenziare tra le esigenze di protezione dei clienti?

MM: È necessario garantire una protezione sufficiente a chi lo desidera. Tuttavia per i clienti con una maggiore tolleranza al rischio, come nell’ambito della riassicurazione e nelle operazioni con la clientela aziendale, è possibile rinunciare ad alcuni meccanismi di protezione. Questo consente di offrire prodotti più efficienti e convenienti.

NA: La differenziazione delle esigenze in termini di protezione dei clienti fa sì che la regolamentazione e la sorveglianza siano maggiormente basate sul rischio. L’eliminazione del patrimonio vincolato per gli stipulanti professionisti contribuirà inoltre ad incrementare la competitività a livello internazionale.

Sarebbe dunque opportuna una vigilanza agevolata nella riassicurazione?

NA: Nell’ambito della revisione parziale della LSA, l’ASA si impegna affinché la ridotta esigenza di protezione e le particolari caratteristiche del modello operativo globale dei riassicuratori vengano maggiormente considerate. Si tratta di una richiesta legittima, poiché i clienti riassicurativi sono compagnie di assicurazione diretta che operano alla pari dei riassicuratori.

MM: La riassicurazione come attività tra parti con esperienza nella gestione delle attività non richiede la stessa intensità di regolamentazione. Tuttavia, ritengo occorra una solida struttura di base di portata adeguata anche per le succursali di riassicuratori esteri in Svizzera.

NA: Condivido la stessa opinione e credo che dovrebbe essere possibile una vigilanza agevolata se la società madre all'estero è soggetta a una supervisione adeguata come Solvency II.

Perché è importante la questione del risanamento delle imprese?

MM: Se le imprese di assicurazione si trovano in difficoltà finanziarie, devono trovare la soluzione migliore per i loro assicurati.

NA: Attualmente non esiste una possibilità di risanamento per le assicurazioni. Con il diritto in materia di risanamento si crea un’alternativa al fallimento, a patto che gli assicurati e i creditori non siano sfavoriti.

MM: Con un risanamento è possibile proseguire i contratti di assicurazione sulla vita o le assicurazioni complementari per le assicurazioni malattia, a condizione che sia possibile mobilitare fondi o partner sufficienti. Questo approccio è spesso preferibile al fallimento con scioglimento dei contratti di assicurazione.