«Gli even­ti este­si so­no il pro­ble­ma prin­ci­pa­le»

Intervista13 Novembre 2023

Questa settimana, in occasione del Congresso AIAG 2023, esperte ed esperti provenienti da tutto il mondo discuteranno i temi di attualità del settore assicurativo agricolo. Adrian Aebi (Direttore di Grandine Svizzera) e Pascal Forrer (Presidente dell'AIAG) si esprimono sui temi principali in vista dell'evento.

 

Adrian Aebi, lei è Direttore di Grandine Svizzera da agosto 2022: qual è il suo bilancio dopo oltre un anno che ricopre questa nuova posizione e cosa la affascina del suo incarico?  

Aebi: Ho potuto assumere le redini di una società molto solida e ben affermata sul mercato. Il lavoro di Grandine Svizzera è molto apprezzato e rilevante: si tratta, in definitiva, di garantire il nostro approvvigionamento alimentare. Desideriamo, di fatto, contribuire a un obiettivo importante e auspicabile.

 

Di che obiettivo si tratta? 

Aebi: In poche parole, vogliamo dare il nostro contributo per mantenere la capacità produttiva dell'agricoltura in un ambiente climatico in continua evoluzione.

Adrian Aebi

Vogliamo contribuire a garantire che la capacità produttiva dell'agricoltura possa essere mantenuta in un clima che cambia: Adrian Aebi, direttore de la Grandine Svizzera.

L'agricoltura svizzera è pronta ad affrontare i cambiamenti climatici? 

Aebi: Lentamente, ma indiscutibilmente, la consapevolezza dei cambiamenti sta aumentando e con essa anche la disponibilità ad adattarsi. È infatti evidente che non c'è nulla che possiamo fare come singoli individui se la siccità estrema imperversa anno dopo anno. Il cambiamento climatico fa paura e spesso trasmette anche un senso di impotenza. 

 

La paura, però, è cattiva consigliera. 

Aebi: Proprio così. È per questo motivo che, all'inizio dell'anno, insieme alla cooperativa agricola Fenaco e all'Unione Svizzera dei Contadini, abbiamo commissionato ad Agroscope un lavoro fondamentale ed esaustivo su questo tema. I risultati non sono una novità e la maggior parte delle soluzioni sono già note: ora dobbiamo intraprendere un'azione coordinata. Come sappiamo, è qui che si presentano le sfide maggiori.

Pascal Forrer

Le grandi sfide richiedono soluzioni transnazionali: Pascal Forrer, Presidente dell'AIAG.

Pascal Forrer, lei è stato CEO di Grandine Svizzera per 16 anni. In che modo trae beneficio dalla sua pluriennale esperienza per il suo nuovo ruolo di Presidente dell'AIAG? 

Forrer: In veste di Presidente dell'AIAG, mi ritrovo ad affrontare in tutto il mondo queste tematiche a me familiari. Le sfide maggiori richiedono soluzioni transfrontaliere: è proprio qui che posso contribuire con la mia esperienza.



In che misura le sfide da lei citate sono cambiate nel tempo? 

Forrer: Gli ultimi decenni hanno comportato grandi cambiamenti: la normativa sulla solvibilità è stata introdotta a livello internazionale e anche la digitalizzazione e le tecnologie di rilevamento del tempo e osservazione terrestre si sono sviluppate enormemente. Inoltre, il riscaldamento climatico si è accentuato in modo inaspettatamente rapido.

«Per evitare l'aumento dei premi, siamo impegnati ad adattare l'agricoltura ai cambiamenti climatici.»

Eventi estremi come siccità, piogge intense, inondazioni e gelate primaverili stanno diventando sempre più frequenti: quali sono le principali sfide poste da questi eventi estremi? 

Aebi: Gli eventi estesi sono il problema principale. In caso di siccità, raggiungeremo rapidamente i limiti di assicurabilità. Per quanto riguarda la grandine, non sembra cambiare molto la frequenza, bensì l'intensità. 

 

Nel 2021, Grandine Svizzera ha ricevuto 14’000 notifiche di sinistri. Il corrispettivo importo dei danni, pari a 110 milioni di franchi, rappresenta più del doppio dei premi incassati. Cosa significa questo per Grandine Svizzera? 

Aebi: Per far fronte a questi scenari estremi, disponiamo di una strategia di riassicurazione e di una solida copertura di capitale. Tuttavia, se tali eventi diventeranno più frequenti, questi elementi non saranno più sufficienti e dovremo adeguare le nostre prestazioni. Per evitare che ciò accada, ci impegniamo ad adattare l'agricoltura ai cambiamenti climatici.

 

Quali strumenti utilizza Grandine Svizzera per stimare la futura intensità e frequenza delle intemperie?

Aebi: Siamo impegnati in diversi progetti di ricerca e manteniamo un intenso scambio con esperti dotati di ampie conoscenze quali i riassicuratori. Abbiamo anche ampliato il nostro team di ricerca e sviluppo per valutare i rischi utilizzando i nostri dati e quelli di terzi.

«I produttori adatteranno i metodi e le piantagioni e adotteranno misure preventive laddove possibile e sensato.»

Quali sono gli sviluppi in corso a livello mondiale in questo senso?

Forrer: Laddove possibile e sensato, le produttrici e i produttori adatteranno i metodi e le piantagioni e adotteranno misure preventive.
L'assicurazione continuerà a svolgere un ruolo importante come strumento di gestione del rischio, tenendo conto del processo di adattamento dell’agricoltura e di tutte le misure preventive. Alla luce di questa situazione, molti Paesi hanno introdotto misure di sostegno statale nell’ambito di partenariati pubblico-privati.

 

Quale ruolo gioca il progresso tecnologico nella pianificazione del futuro?

Forrer: Tecnologie come la georeferenziazione delle particelle, i dati meteorologici ad alta risoluzione provenienti da satelliti, radar meteorologici e stazioni di misurazione a terra sono utilizzati già oggi dalle compagnie di assicurazione e, naturalmente, si continuerà a investire fortemente nello sviluppo di nuove tecnologie. Penso, ad esempio, al monitoraggio dei raccolti, alla verifica dei terreni adatti, dei tempi di semina e di raccolta o anche alle informazioni georeferenziate messe a disposizione per facilitare le decisioni di chi si occupa di liquidare i sinistri sul posto.

 

C’è chi mette in dubbio o addirittura nega il cambiamento climatico. In che misura queste tendenze complicano il suo lavoro? 

Forrer: La maggior parte delle agricoltrici e degli agricoltori nota gli effetti del riscaldamento climatico direttamente sul proprio lavoro ed è preoccupata. L'esistenza del riscaldamento climatico è ormai ampiamente riconosciuta come un dato di fatto. Discuterne le cause è importante, ma questo non ha alcun influsso diretto sulle misure di adattamento già oggi necessarie.
 

Congresso AIAG 2023 a Ginevra

L'AIAG offre una piattaforma di scambio internazionale per gli assicuratori agricoli di tutto il mondo. L'associazione conta attualmente circa 110 membri provenienti da 30 Paesi e 5 continenti. Dalla sua fondazione, il Segretariato dell'AIAG è gestito da Grandine Svizzera a Zurigo.

A cadenza biennale, l'associazione organizza un congresso internazionale in cui vengono presentati i nuovi risultati scientifici e modelli assicurativi innovativi. Il Congresso AIAG 2023 si terrà dal 12 al 15 novembre a Ginevra.