No all’assoggettamento delle infrastrutture strategiche alla Lex Koller Koller
L'Associazione Svizzera d'Assicurazioni ASA respinge l’iniziativa. La Lex Koller, che disciplina innanzitutto la vendita di fondi (in particolare proprietà abitative) a persone all’estero, non è lo strumento adatto per proteggere le infrastrutture strategiche della Svizzera.
Gli assicuratori privati rivestono un importante ruolo di investitori in Svizzera in modo diretto o tramite le loro società di asset management e questo ruolo è interessato dalla Lex Koller. Nel 2020 gli assicuratori privati hanno gestito quasi 570 miliardi di franchi svizzeri.
L’iniziativa parlamentare 16.498 ha come obiettivo quello di assoggettare l’acquisto di infrastrutture strategiche dell’economia energetica, ossia le centrali idroelettriche, le reti di trasporto dell’energia elettrica e le reti del gas alla Lex Koller.
Secondo l’ASA, l’iniziativa va respinta per diversi motivi.
L’iniziativa manca l’obiettivo
L’iniziativa rappresenta un’ingerenza ingiustificata nella libertà economica della Svizzera. Assoggettare le infrastrutture strategiche dell’economia energetica alla Lex Koller significa intaccare la garanzia della proprietà, protetta dalla Costituzione, e la libertà economica.
La sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera viene indebolita
Inoltre, secondo l’ASA, l’iniziativa elaborata non garantisce l’approvvigionamento energetico della Svizzera. Anzi, proprio il contrario: una limitazione del volume di investimenti stranieri ha un effetto negativo sulla sicurezza dell’approvvigionamento, sull’attrattiva della piazza finanziaria svizzera nonché sulla qualità delle infrastrutture.
I costi d'esecuzione aumentano
L’assoggettamento delle infrastrutture strategiche alla Lex Koller comporta inoltre dei costi di regolamentazione elevati e causa un onere amministrativo supplementare per le imprese e le autorità.