I te­mi fi­nan­zia­ri han­no la mas­si­ma prio­ri­tà, ma man­ca la co­no­scen­za

Contesto19 Giugno 2023

Sebbene i temi finanziari abbiano la massima priorità, c’è ancora margine di miglioramento nelle competenze finanziarie della popolazione. Gli specialisti della finanza e del mondo scientifico vogliono ovviare a questa situazione.

In tutta sincerità, quando è stata l’ultima volta che avete analizzato il vostro certificato di previdenza? Cioè non basta averlo aggraffato e archiviato, la domanda è se avete anche esaminato in modo approfondito le prestazioni che potreste ricevere in vecchiaia, in caso di invalidità e decesso. Magari avete anche verificato se potete migliorare le prestazioni con acquisti supplementari nella cassa pensioni o se la vostra sicurezza finanziaria per la vecchiaia presenta delle lacune. Se ora vi state sentendo in colpa sappiate che non siete soli. Melanie Häner, dell’istituto per la politica economica svizzera (IWP), sa che «sono in molti ad avere conoscenze carenti, soprattutto riguardo al secondo pilastro». All’insegna del credo «Politica economica per tutti», l’istituto di ricerca, attivo dal 2021 quale cooperazione tra l’Università di Lucerna e la Fondazione svizzera per la politica economica, si è posto l’obiettivo di preparare e comunicare in modo comprensibile le conoscenze di base relative alla politica economica. 

Cosa serve per prendere decisioni finanziarie

«Financial Literacy per noi significa che le persone hanno le conoscenze e le capacità di prendere decisioni finanziarie che soddisfino le proprie esigenze», afferma l’economista Melanie Häner. Questo vale già a partire da argomenti molto semplici, come la pianificazione di un budget o il calcolo delle imposte.

Häner ritiene che ci sia ancora molto da recuperare, soprattutto nell’ambito delle assicurazioni sociali. Di primo acchito questo può sembrare sorprendente, specialmente perché il tema AVS/previdenza per la vecchiaia da anni è in cima al barometro delle apprensioni di Credit Suisse. «L’interesse per l’argomento c’è, così come la consapevolezza della sua importanza», afferma Melanie Häner, aggiunge però, «spesso manca una conoscenza approfondita». C’è un abisso tra ciò che le persone sanno e ciò che effettivamente dovrebbero sapere. Per ovviare a questa situazione, Häner e il suo team dell’IWP di Lucerna stanno cercando di promuovere la consapevolezza finanziaria nel modo più comprensibile possibile. «Semplici video esplicativi, ad esempio, sono un buon strumento per introdurre le persone all’argomento». 

«L’interesse per l’argomento c’è, così come la consapevolezza della sua importanza. Spesso manca una conoscenza approfondita.»

Melanie Häner

Oltre a ciò, l’IWP attualmente è attivo nell’ambito di un progetto pilota nelle scuole cantonali di Zugo, dove durante le lezioni vengono affrontati diversi temi relativi alla conoscenza finanziaria. L’IWP ha anche avviato una collaborazione con Evulpo, una piattaforma di apprendimento digitale, che mette a disposizione dei giovani materiale didattico gratuito. «Evulpo mira, fra l’altro, a trasmettere competenze in ambiti che non vengono trattati durante le lezioni obbligatorie». In questo contesto, l’IWP ha preparato, insieme a Evulpo, dodici lezioni per gli studenti delle scuole medie su temi di politica economica riguardanti la previdenza per la vecchiaia, l’indebitamento, il valore aggiunto e la crescita economica.

La responsabilità è dell’intera economia

Il motivo per cui è così importante avere una conoscenza di base il più possibile ampia in materia di finanze, previdenza e pianificazione patrimoniale è in realtà palese: «le persone con un livello di conoscenza finanziaria più elevato gestiscono meglio il proprio patrimonio e si indebitano più raramente», spiega Melanie Häner; detto altrimenti, «più ampie sono le conoscenze finanziarie della popolazione, meglio è per tutti noi».

A tal proposito, siamo ancora lontani dal nostro traguardo. Lo evidenzia anche Monika Behr, responsabile del ramo vita e membro della direzione presso Allianz Suisse. «Le conoscenze finanziarie della popolazione sono migliorate rispetto al passato, ma sono ancora terribilmente scarse». Secondo Behr, in particolar modo la conoscenza del sistema dei 3 pilastri e della previdenza finanziaria è molto rudimentale. Sottolinea infatti: «non devono essere tutti esperti di previdenza, ma è fondamentale acquisire le nozioni di base nelle tematiche più importanti relative alla previdenza». Questo è indispensabile per una società funzionante. 

Migliorare le conoscenze e le competenze finanziarie della popolazione spetta non da ultimo, secondo Monika Behr, anche alle banche, alle compagnie di assicurazione e all’intera economia. «Noi come settore assicurativo, dobbiamo fornire un sostegno mirato all’attività di informazione». Tuttavia, è fondamentale che questi temi diventino anche argomento di conversazione quotidiana a scuola e a casa con la famiglia. 

Cosa significa Financial Literacy?

Il termine Financial Literacy al momento è molto in voga. Ma cosa significa esattamente? E a quali competenze e abilità fa riferimento? Non esiste una definizione univoca. Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), si tratta di una combinazione di consapevolezza, conoscenza, abilità, approccio e comportamento. Questa combinazione è necessaria per prendere decisioni finanziarie consapevoli e, in ultima analisi, per provvedere al proprio benessere finanziario. Oltre alle conoscenze di base, il termine Financial Literacy concerne quindi anche determinati comportamenti e approcci nei confronti di temi finanziari e previdenziali. 

Ogni fase della vita cela nuove sfide

Secondo Monika Behr, è particolarmente urgente colmare le carenze nelle conoscenze delle donne. «È importante che specialmente le donne affrontino il tema della previdenza»: questo non solo migliora le competenze pratiche, ma anche la consapevolezza finanziaria. Migliorare le conoscenze in materia di previdenza è un obiettivo che le sta a cuore. 

«Soprattutto per le donne che prolungano il congedo di maternità previsto dalla legge o che lavorano a tempo parziale dopo il rientro dal congedo di maternità, possono verificarsi delle lacune previdenziali a causa di stipendi non percepiti». Questo esempio dimostra che ogni fase della vita comporta nuove sfide anche in termini di pianificazione finanziaria e previdenziale. A questo proposito, anche andare in pensione o affrontare cambiamenti come il divorzio sono temi importanti. 

«È importante che specialmente le donne affrontino il tema della previdenza»

Monika Behr

Monika Behr vuole incoraggiare le donne ad occuparsi loro stesse delle proprie finanze. «Per riuscirci, dobbiamo mostrare alle nostre clienti le sfide che le donne devono affrontare nell’occuparsi della previdenza, come evitare le lacune previdenziali e a cosa prestare attenzione quando investono i propri risparmi». Inoltre, le assicurazioni sono invitate a creare prodotti su misura. «Oggi, purtroppo, le donne non si identificano in molte offerte previdenziali», sottolinea Monika Behr. Servirebbero, ad esempio, più possibilità di individualizzazione dei prodotti, «come l’opzione relativa a una pausa nel pagamento dei premi, possibilità di versamento flessibile nonché la possibilità di adeguare la copertura del rischio alle mutate esigenze nel corso della durata del contratto». 

Componente importante della formazione professionale

Il tema della Financial Literacy riveste un ruolo importante anche nella formazione e nel perfezionamento dei giovani professionisti. L’Associazione per la formazione professionale nell’assicurazione (VBV/AFA) crea le basi e le condizioni quadro per la formazione professionale nonché la formazione e il perfezionamento interaziendale dei professionisti del settore assicurativo in Svizzera.

«Ci preme trasmettere una solida conoscenza finanziaria di base ai giovani professionisti», spiega il direttore dell’associazione Jürg Zellweger. «Ciò implica che gli studenti comprendano le basi dell’assicurazione, riconoscano i rischi e possiedano le nozioni di base in finanza e contabilità». Anche Jürg Zellweger è persuaso che «chiarire le questioni finanziarie e assicurative può permettere alle persone di prendere decisioni più ponderate in materia di finanze». Le competenze finanziarie possono dunque aiutare a evitare le cattive decisioni e gli inconvenienti che comportano.

Riforma della LPP: un compromesso equilibrato

Il 17 marzo 2023, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno approvato la riforma della previdenza professionale, che rappresenta un compromesso equilibrato e sostenibile in termini di costi e fornisce un importante contributo a una previdenza per la vecchiaia lungimirante.  

L’elemento centrale è la riduzione dell’aliquota di conversione LPP, troppo elevata, dal 6,8 percento al 6,0 percento: questo riduce l’indesiderata ridistribuzione dai lavoratori ai beneficiari di rendite. Rafforzando al contempo il processo di risparmio e introducendo i supplementi di rendita per la generazione di transizione, si mantiene il livello di prestazioni e si migliora la situazione previdenziale dei lavoratori con salari bassi, spesso donne e uomini giovani o che lavorano a tempo parziale. In questo modo la riforma stabilizza e modernizza la previdenza professionale raggiungendo così gli obiettivi prefissati.  

Contro il progetto è stato lanciato un referendum. Anche in vista della votazione popolare prevista per la primavera 2024, l’associazione degli assicuratori privati continuerà ad impegnarsi per il successo della riforma.