Nuo­va Or­ga­niz­za­zio­ne per af­fron­ta­re i dan­ni si­smi­ci

Contesto01 Giugno 2022

I terremoti rientrano tra i rischi maggiori per la Svizzera. Con l’Organizzazione danni sismici (ODS), fondata di recente, questi eventi in futuro dovrebbero poter essere affrontati in modo coordinato.

Da 500 a 800 volte: ecco quanto spesso trema la Svizzera in un anno. È vero che solo da 10 a 15 di questi eventi sono effettivamente percepibili, ma la questione è che anche alle nostre latitudini in qualsiasi momento può verificarsi un forte terremoto. Secondo l’analisi nazionale dei rischi dell’Ufficio federale della protezione della popolazione, i terremoti, unitamente alla penuria di energia e alle pandemie, rientrano tra i rischi maggiori per la Svizzera. Gli esperti sono concordi nell’affermare che i costi economici di un terremoto possono superare i 100 miliardi di franchi. «Affinché i danni causati da un terremoto non continuino ad aumentare, è decisiva la rapidità con cui può essere affrontato l’evento», sottolinea Bruno Spicher, direttore della neonata Organizzazione danni sismici. In altre parole, «Una registrazione ed elaborazione efficiente dei danni potrebbe far risparmiare un’enorme quantità di denaro».
 

La nuova organizzazione colma importanti lacune

Per migliorare la reazione di fronte a possibili eventi sismici, l’anno scorso è stata lanciata la nuova Organizzazione danni sismici (ODS). Il progetto, che è frutto di un partenariato pubblico-privato, è finanziato e sostenuto dai Cantoni, dalle assicurazioni stabili cantonali e dalle assicurazioni private. Anche i servizi federali come il Servizio Sismico Svizzero (SED) con sede al Politecnico di Zurigo, l’Ufficio federale della protezione della popolazione e l’Ufficio federale dell’ambiente sostengono l’ODS. In questo modo, l’organizzazione colma un’importante lacuna nell’ambito della preparazione. «L’ODS contribuirà in modo decisivo alla ripresa in tempi brevi dell’economia e della società dopo un terremoto» asserisce Bruno Spicher. Anche il settore assicurativo gioca un ruolo importante in tutto questo: in caso di emergenza le assicurazioni mettono a disposizione la loro esperienza nella valutazione e gestione dei danni.

Erdbeben

Diversi specialisti cooperano

L’ODS dovrebbe essere operativa nel quarto trimestre del 2023 e in futuro metterà a disposizione l’infrastruttura tecnica e fornirà le informazioni necessarie sugli immobili danneggiati. Su questa base le autorità competenti potranno decidere se gli immobili danneggiati sono ancora agibili dopo l’evento. In seguito, l’ODS e i suoi esperti ispezioneranno gli edifici e forniranno una stima dei danni e dei costi di riparazione o di ricostruzione. Per questo servizio, l’ODS si occuperà di coordinare e incaricare gli specialisti necessari quali ingegneri, architetti o periti assicurativi. «Perché solo un’organizzazione nazionale con un ampio sostegno è in grado di fornire le conoscenze specialistiche necessarie», spiega Bruno Spicher.

Attualmente, i responsabili del progetto stanno creando l’infrastruttura informatica necessaria e le banche dati. Un’altra priorità è lo sviluppo di un’applicazione mobile. «In caso di un terremoto è fondamentale che gli esperti possano agire rapidamente. Più la tecnologia è mobile e flessibile, meglio è». Grazie all’ODS, i danni nelle regioni colpite sono registrati e valutati tutti secondo gli stessi criteri. «Questo è un presupposto essenziale per la parità di trattamento di tutte le parti coinvolte», prosegue Bruno Spicher e sottolinea: «Alla fine la pandemia ha mostrato in modo impressionante l’importanza di una gestione coordinata delle crisi in caso di un evento di grande portata».