Zurigo, 25 settembre 2016 – I cittadini svizzeri hanno respinto l'iniziativa popolare «AVS plus: per un'AVS forte» e si sono quindi espressi contro un aumento generale del 10 percento delle rendite AVS, evitando così un ulteriore peggioramento delle prospettive finanziarie dell'AVS. Già oggi il primo pilastro registra più uscite che entrate. A pagarne le conseguenze sono i giovani lavoratori e le prossime generazioni.
L'Associazione Svizzera d'Assicurazioni ASA è favorevole a un trattamento rapido della riforma «previdenza per la vecchiaia 2020», che prende in considerazione il sistema previdenziale svizzero nella sua totalità. L'obiettivo della riforma è stabilizzare il primo e il secondo pilastro dal punto di vista finanziario mantenendo l'attuale livello di prestazioni. Ciò è indispensabile e urgente tenendo conto dell'aumento dell'aspettativa di vita, del peggioramento del rapporto tra chi paga i contribuiti e chi percepisce le rendite e della riduzione dei profitti sugli investimenti. Un ampliamento unilaterale dell'AVS avrebbe invece messo in discussione questo obiettivo della riforma «previdenza per la vecchiaia 2020».