Per una leg­ge sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti ap­pli­ca­bi­le

L'Associazione Svizzera d'Assicurazioni ASA approva di principio la linea d'azione della revisione della legge sulla protezione dei dati. Sono tuttavia necessarie considerevoli modifiche, affinché le aziende possano utilizzare in modo sensato la nuova legge nella pratica e possano continuare a crescere. Ciò vale, tra le altre cose, per gli obblighi d'informare e le sanzioni previste.

Zurigo, 27 marzo 2017 – La revisione della legge sulla protezione dei dati è d’importanza centrale per il settore assicurativo: i dati e la relativa analisi sono indispensabili nell'assicurazione per l'esame del rischio, la tariffazione o in caso di sinistro. Al tempo stesso, per un assicuratore è decisivo avere la fiducia dei suoi clienti quando si tratta della gestione dei loro dati.

L'ASA accoglie con soddisfazione il fatto che il progetto sia formulato come legge quadro e in conformità alla neutralità tecnologica. In questo modo non deve essere costantemente adeguato, al fine di rimanere al passo con i progressi della tecnica e con le opportunità offerte dalla digitalizzazione.

Evitare un onere amministrativo sproporzionato

Gli assicuratori si adoperano per trasparenza e riservatezza nella gestione dei dati e sostengono la tutela della sfera privata, nonché la protezione contro l'uso improprio dei dati. Tuttavia, il disegno di legge prevede nuovi obblighi che causano un onere amministrativo sproporzionato alle aziende senza aumentare la tutela dei clienti assicurativi. Tra questi figura la richiesta di comunicare ai clienti l'identità e i dati di contatto di tutti i responsabili esterni del trattamento. Sproporzionato è anche l'obbligo di richiedere ai clienti assicurativi l'espresso consenso per la cosiddetta profilazione (valutazione dei dati per l'analisi di caratteristiche personali in settori come la salute, la mobilità e la situazione economica). Affinché la protezione dei dati sia garantita ai clienti e rimanga attuabile nella pratica per le aziende, basterebbe informare la clientela sulla profilazione.

L'avamprogetto prevede inoltre di ampliare notevolmente le disposizioni penali: in futuro verrà aperto un procedimento penale anche in caso di errore per negligenza nella gestione dei dati. Queste nuove disposizioni porterebbero a un aumento esponenziale dell'onere relativo al compliance e all'amministrazione, visto che le aziende e i loro collaboratori dovrebbero assicurarsi contro il rischio enormemente più elevato di possibili conseguenze penali. Ciò è dannoso perché frena l'attività imprenditoriale e il coraggio d'innovazione.

Dokumente herunterladen