La spin­ta in­no­va­ti­va del­la con­cor­ren­za

Contesto10 Giugno 2021

Gli assicuratori privati stanno sviluppando offerte mirate alle esigenze degli assicurati nell’assicurazione complementare ospedaliera. Una modifica nel conteggio delle spese offrirà più trasparenza in futuro.

«La concorrenza stimola l’attività ed è il motore delle innovazioni, sia in termini di prodotti, sia di servizi», afferma Rudolf Bruder, Responsabile Servizio alla clientela & Prestazioni Helsana. Anche Philomena Colatrella, CEO della CSS, sottolinea: «Gli assicurati possono scegliere fra le offerte che meglio soddisfano le loro esigenze. È importante che le offerte contemplino le effettive prestazioni supplementari». Mentre l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie AOMS è regolata dal diritto delle assicurazioni sociali ed è obbligatoria, l’assicurazione malattie complementare è facoltativa e soggiace al diritto privato. Oltre alle prestazioni dell’AOMS, gli assicuratori possono offrire prodotti supplementari mirati alle esigenze individuali dei clienti. Thomas J. Grichting, segretario generale del Groupe Mutuel, afferma: «ogni assicuratore si impegna per sviluppare prodotti adeguati alle esigenze dei clienti e offrirli a prezzi attrattivi.»

Portrait Thomas Grichting

«Si tratta di un cambiamento di paradigma»

 Dr. Thomas J. Grichting, segretario generale del Groupe Mutuel

Un processo pluriennale …

In futuro, per poter conteggiare con maggiore chiarezza le prestazioni supplementari per i pazienti con assicurazione complementare, i contratti per le prestazioni supplementari sostituiranno l’attuale contesto contrattuale con gli ospedali. Così facendo, sarà possibile aumentare la trasparenza delle fatture. «In tal modo, creiamo i presupposti affinché i prodotti dell’assicurazione complementare continuino ad essere attrattivi per i nostri clienti anche in futuro», spiega Philomena Colatrella. Tuttavia è un processo complesso, che richiederà diversi anni: «La CSS ha effettuato coerentemente il passaggio a contratti per prestazioni supplementari e ha disdetto i contratti con 120 cliniche a inizio anno.» In seguito la CSS dovrà rinegoziare tutti questi contratti. Ci vorrà tempo. Gli interessi degli assicuratori malattie complementari e dei fornitori di prestazioni come gli ospedali, divergono per definizione in ambito di tariffe. «Dobbiamo accordarci sui contenuti, e anche sulle tariffe», afferma Thomas J. Grichting. «Si tratta di un cambiamento di paradigma, con la transizione da un vecchio a un nuovo modello», continua. Considerate le aspettative delle autorità di vigilanza, non si tratta certamente di un compito facile. Philomena Colatrella menziona anche una nuova generazione di contratti. Gli ospedali, ad esempio, in futuro dovranno indicare con maggiore precisione e trasparenza le prestazioni che rientrano nell’assicurazione di base e quelle che fanno parte dell'assicurazione complementare. Sarà inoltre necessario descrivere in modo dettagliato le prestazioni supplementari che vanno oltre l’assicurazione di base.

Portrait Philomena Colatrella

«Occorre insistere affinché l’assicurazione complementare copra le innovazioni, come ad esempio le terapie digitali»

 Philomena Colatrella, CEO della CSS

… e impegnativo

Secondo Rudolf Bruder già solo la definizione e la valutazione delle prestazioni supplementari richiedono molto tempo. «Vi saranno anche requisiti più rigorosi in termini di documentazione e di certificazione delle prestazioni fornite», dice. L'illustrazione delle prestazioni supplementari nei sistemi assicurativi e ospedalieri rappresenta un’ulteriore sfida nella fase di attuazione, posta dall'implementazione di processi di conteggio e di fatturazione completamente nuovi. Rudolf Bruder sottolinea inoltre l’assenza di cataloghi di prestazioni obbligatorie definite in modo esaustivo nell’AOMS. E pone il quesito: «Se le prestazioni obbligatorie non sono chiaramente definite, come è possibile stabilire quali sono le prestazioni supplementari che vanno oltre le prestazioni obbligatorie?» Per quanto riguarda gli assicurati, Thomas J. Grichting constata la presenza di un’ulteriore sfida. «I clienti hanno stipulato delle coperture complementari nell’ambito dell’assicurazione malattie presso di noi, per le quali abbiamo fatto una promessa di prestazioni complete. Dovremo continuare a garantire loro queste prestazioni anche in futuro». Occorre inoltre ricordare che la Finma svolge il suo ruolo di autorità di vigilanza nei confronti degli assicuratori, ma non ha alcun margine di azione sui fornitori di prestazioni. Thomas J. Grichting afferma: «È dunque essenziale che l’autorità di vigilanza e gli assicuratori parlino la stessa lingua».

Se gli ospedali e gli assicuratori complementari ospedalieri non riusciranno a trovare un accordo nei negoziati contrattuali, si potrebbe andare incontro a un vuotocontrattuale. Non si tratta di scenari fuori dal comune. Rudolf Bruder indica che un vuoto contrattuale può sfociare in una regolamentazione ambigua della copertura dei costi. «Nel peggiore dei casi, potrebbe mancare del tutto o almeno in parte la copertura dei costi da parte dell’assicuratore», afferma. In simili circostanze, il cliente corre il rischio che l'ospedale gli imponga un deposito per costi non coperti dall'assicuratore. Le situazioni di vuoto contrattuale complicano dunque il compito degli assicuratori nel sostenere gli interessi dei clienti nei confronti dei fornitori di prestazioni.

Portrait Rudolf Bruder

«La concorrenza stimola l’attività ed è il motore delle innovazioni»

  Responsabile Servizio alla clientela & Prestazioni Helsana

Orientamento dell'assicurazione complementare

Soddisfare le esigenze degli assicurati è il valore aggiunto offerto dalle assicurazioni complementari. «Con l’assicurazione complementare, i clienti possono scegliere liberamente il medico e l’ospedale, così come la copertura assicurativa che soddisfa le loro esigenze in termini di prestazioni e comfort», spiega Thomas J. Grichting. Offre quindi un vantaggio supplementare di tipo individuale rispetto all’AOMS, in cui su base solidale sono definite per tutti le medesime prestazioni. «D’altra parte, occorre evitare una medicina a due velocità. Dobbiamo piuttosto garantire che l’assicurazione malattie complementari sia accessibile a tutta la popolazione in modo conforme alle esigenze dei clienti», aggiunge. L’assicurazione complementare sarà rilevante anche per le evoluzioni future in ambito medico. Philomena Colatrella: «La copertura assicurativa di prodotti futuri deve stare al passo con la rapida evoluzione delle offerte e dei desideri dei clienti. Occorre insistere affinché l’assicurazione complementare copra le innovazioni, come ad esempio le terapie digitali».

Questo articolo è stato pubblicato come parte della rivista annuale di l'ASA «View».