Progetto OCSE per l’imposizione dell’economia digitale: evitare l’incertezza
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) a ottobre 2021 ha pubblicato i parametri per la futura imposizione di grandi aziende attive a livello internazionale. Il Consiglio federale ha deciso di attuare il progetto OCSE/G20 con una modifica costituzionale che richiede una votazione popolare.
L’ASA sostiene il progetto.
L’ASA sostiene il progetto, soprattutto perché protegge le imprese interessate da un’imposizione supplementare o da procedure fiscali all’estero e consente quindi l’attuazione tempestiva dei progetti fiscali dell’OCSE (imposizione degli Stati di commercializzazione e imposizione minima).
Per garantire la certezza del diritto alle imprese attive a livello internazionale, è necessario che il settore assicurativo attui tempestivamente il progetto OCSE/G20 in tutto il Paese. Con un'attuazione efficiente e pragmatica, la Svizzera può contenere gli effetti negativi della riforma.
Le aziende interessate probabilmente dovranno pagare un’imposta sull’utile più elevata. L'attuazione a livello nazionale permette di garantire che le entrate fiscali aggiuntive siano esigibili in Svizzera e non all’estero.
Il Parlamento ha concluso la discussione del tema nella sessione invernale 2022. A giugno 2023 si terrà una votazione popolare necessaria per attuare la modifica costituzionale.
Se la votazione popolare non dovesse passare, si creerebbe un’incertezza giuridica e le entrate dell'imposta minima andrebbero a finire in altri Stati. Entrambi questi aspetti nuocerebbero alla piazza economica svizzera.